[I signori di Roma] I giorni del potere
Collen McCullough
880 pagine in quattro giorni, e ho detto tutto.
Dopo essermi innamorata di Shogun (James Clavell) cercavo un romanzo storico altrettanto bello, che si facesse divorare.
L’ho trovato.
Trama in breve: Davvero difficile da riassumere. E’ la storia della Roma del primo secolo a.C., la storia dei suoi grandi uomini. Protagonisti indiscussi sono Caio Mario e Lucio Cornelio Silla, due grandi personalità dell’epoca. E intorno a loro, un nutritissimo gruppo di personaggi storici, quanto mai vivi. E’ una storia di politica, di intrighi, ma anche di vita familiare e di quotidianità.
Ora, la prima cosa che dico è che riassumere la trama di questo libro mi è quasi impossibile.
Dentro c’è di tutto. Si incentra su una storia politica, senza dubbio. Protagonista è la scalata al potere di Caio Mario, Uomo Nuovo che si trova a essere il più potente di Roma, affiancato da Lucio Cornelio Silla, un personaggio decisamente interessante, pieno di sfaccettature.
C’è molto più di questo, però.
Ho apprezzato tantissimo l’umanità di questi personaggi. Non c’è solo il grande protagonista storico in loro, ma anche l’uomo, forse in Silla più che in Mario.
Lo ammetto, sono stata assolutamente conquistata da questi due uomini, dai loro intrighi, da tutti i personaggi che ruotano loro intorno. Ognuno di loro è costruito in maniera magistrale, anche quelli che compaiono meno hanno un loro spessore e un loro carattere.
Davvero, davvero ben delineati. Ho fatto un po’ fatica, all’inizio, a stare dietro alla loro moltitudine e soprattutto ai nomi, che si assomigliano un po’ tutti, ma dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine.
Anche la descrizione della vita quotidiana mi è piaciuta. E ben descritta, coinvolgente.
Così come sono coinvolgenti gli scambi epistolari, i racconti bellici, le strategie militari.
Non ho saltato nemmeno una riga di questo libro, mi ha letteralmente conquistata.
Unica pecca: è il primo di una saga. Ora, io non sono amante delle saghe, questo è un problema mio. In tutta onestà, ritengo che dopo quasi 900 pagine di libro si possa concludere una vicenda, ma non è così.
Il libro, comunque, può considerarsi concluso: a non leggere il secondo non si ha la sensazione che manchi qualcosa, tutt’altro. E dirò di più, come conclusione l’ho apprezzata molto.
Insomma, libro consigliatissimo.
Davvero una splendida scoperta.
Akemichan
Set 25, 2013 @ 18:24:28
Io adoro questo libro! L’ho trovato per caso in biblioteca e dato che è rarissimo trovare qualcosa su Caio Mario e Silla, l’ho subito provato: splendido! Capisco che il fatto che sia il primo di una saga sia scoraggiante, ma io non vedevo l’ora di andare avanti. E, se ti posso dare un consiglio (a meno che tu non l’abbia già fatto), vai avanti. Almeno fino al quarto, “le donne di Cesare”, perché tratta di un momento della vita di Giulio Cesare che raramente è trattato nei suoi libri, e lo fa divinamente (ok, anche se si perde in qualche descrizione un po’ troppo azzardata) e riprendendo fonti storiche accuratissime. Io l’ho adorato, ma comunque molto belli anche il secondo e il terzo. Gli altri sono già più scontati, ma i primi quattro assolutamente.
Akemichan
La Giù
Set 26, 2013 @ 11:14:38
In effetti il libro è scritto davvero divinamente, io me ne sono innamorata e nonostante sia un bel malloppo l’ho letto tutto in pochissimo tempo! Avevo letto in giro che poi la saga “si perde” un po’, quindi non avevo tanta voglia di continuare, ma magari provo a vedere com’è il secondo, appena smaltisco la lista di libri da leggere che sono sulla mia libreria ormai da troppo tempo!
Akemichan
Set 26, 2013 @ 16:31:44
Non sapevo dell’opinione che “la saga di perdeva” avendola letta tutta direttamente in biblioteca, non ho avuto il tempo di pensarci ^^ Però ho sbirciato tu anobii fino al quarto e le opinione sono tutte positivissime, io ritengo che cali da quinto in poi, quindi potrebbe essere (non so tu da quando hai sentito si dica sia il calo), anche perché comunque è difficile tenere una storia così lunga sempre al meglio. E’ anche vero che quando compare Cesare l’autrice ci mette un buon carico da undici nell’esaltarlo (anche negando le sue storie omosessuali, cosa che potrebbe anche non essere vista di buon occhio), ma io l’ho apprezzato proprio per quello, forse perché adoro la personalità storica a prescindere XD Spero che ti piaccia quando lo leggerai, eventualmente – capisco cosa significhi avere una sfilza di libri XD
La Giù
Set 26, 2013 @ 18:57:14
Anch’io avevo dato un’occhiata su anobii, per abitudine leggo prima le recensioni con meno stelle quindi sono stata influenzata da quelle!
Comunque, adesso sono curiosa: il libro finisce dritto dritto nella mia lista (che si allunga sempre di più, alla fine)